Progetto Arcadia

 

 

Dal 19 febbraio fino al 27 marzo 2024, alle ore 13, è aperta una selezione per aspiranti OEPAC. In esito al corso, previo superamento della prova di esame, i candidati acquisiranno la qualifica professionale di lI livello, rilasciata dalla Regione Lazio, di Operatore educativo per l'autonomia e la comunicazione (OEPAC).

Le selezioni premieranno n.6 candidati di massimo 35 anni non compiuti e altrettanti n.6 candidati da 35 anni compiuti in poi. Possono partecipare alle selezioni sia uomini che donne.

lI corso, della durata di 202 ore teoriche e di 320 ore di tirocinio, per un totale di n.522 ore, partirà dal 15 aprile e terminerà li 14 agosto 2024. Le lezioni is terranno tutti i giorni, dal lunedì al sabato.

Ai discenti selezionati sarà garantita una borsa di formazione/tirocinio pari a €800,0 al mese.

 

Qui i bandi relativi alle candidature under 35  e over 35

 
SP.I.C.O.

Il Progetto, sostenuto con i fondi dell’ 8X1000 della Chiesa Valdese, si rivolge ad anziani, giovani, persone disabili, famiglie, e - in generale - a tutti i cittadini che vivono o lavorano a Roma, indipendentemente dalla propria residenza anagrafica e che hanno necessità di essere informati su risorse e opportunità sia pubbliche che private presenti nei territori dei Municipi Roma IV e V. Il Centro svolge attività di segretariato sociale, consulenza, informazione e orientamento ai servizi socio-sanitari ed educativi e di orientamento al lavoro. Un servizio - del tutto gratuito - che garantisce un ponte tra cittadini, territorio, servizi.

Lo Sportello è aperto Martedì dalle 13.30 alle 17.30 e Venerdì dalle 10.30 alle 13.30.
Contatti: 06.21809597 - 345.8676846  Indirizzo e-mail protetto dal bots spam , deve abilitare Javascript per vederlo

 
Bilancio Sociale

Bilancio Sociale 2019 - Arca di Noè

 

Bilancio Sociale 2020 - Arca di Noè   

  

  

La cooperativa ha deciso di affiancare al tradizionale bilancio di esercizio, uno strumento di rendicontazione che fornisca una valutazione pluridimensionale del valore creato dalla cooperativa. Il bilancio sociale rappresenta l’esito di un percorso attraverso il quale l’organizzazione rende conto, ai diversi stakeholders, interni ed esterni, della propria mission, degli obiettivi, delle strategie e delle attività per favorire la comunicazione e la trasparenza. L’ottica con cui viene elaborato è quella di dare una visione della realtà e delle scelte della cooperativa.

 
SPI.di.CO.
Il gruppo musicale integrato SPI.di.CO. nasce a Roma nel 1998, da un laboratorio musicale rivolto a persone disabili, per rispondere al desiderio di "fare musica" dei ragazzi, per favorirne l'autonomia e l'integrazione, con l'obiettivo di giungere alla formazione di un gruppo musicale. Il gruppo Ë composto da 5 operatori musicisti e 7 ragazzi, di cui 2 musicisti, 1 presentatore e 4 cantanti. Negli ultimi anni il gruppo ha composto 5 brani originali, ha partecipato a 18 concerti nell'ambito del territorio romano e nel giugno 2003 ha completato la registrazione di un CD promozionale dal titolo "L'affascinanza si vede dalla faccia".
 
La Cooperativa Sociale ONLUS Arca di Noè è accreditata al Registro Unico cittadino per i servizi socio assistenziali rivolti ad anziani, disabili e minori
Un mosaico per Roma, capitale della povertà

Mosaico RomaSe viviamo in strada è colpa vostra, era scritto su uno dei cartelli portati in piazza del Campidoglio lo scorso 20 giugno per denunciare la condizione in cui vivono decine di migliaia di famiglie a Roma. Aspettano da molti anni una casa. Vengono invece trattati come invisibili o, peggio, come delinquenti. Insieme alle famiglie in emergenza abitativa, sulla piazza organizzata dalla Rete dei Numeri Pari per dare voce ai senza voce, c’ erano operatori del sociale e del volontariato colpiti dai tagli, lavoratori della multiservizi e dei nidi comunali che rischiano il posto, senza fissa dimora abbandonati dalle istituzioni, cittadini che hanno raccolto e distribuito aiuti e alimenti durante il lockdown, insegnanti e attivisti impegnati contro le mafie, parroci di periferia che rispondono con la solidarietà all’aumento delle ingiustizie, profughi che non ricevono nessun ascolto, famiglie rom messe per strada, migranti transitanti. Tutti accomunati da una condizione materiale difficile, impoveriti, vittime dello spaventoso·aumento delle disuguaglianze che ha reso Roma la Capitale dell’ esclusione sociale e delle mafie.

La povertà offre alla criminalità organizzata «prospettive di arricchimento ed espansione paragonabili a ritmi di crescita che può offrire solo un contesto post-bellico», come denuncia l’ ultima relazione semestrale della Dia, che mette l’ accento sulla drammatica condizione della città eterna. Il welfare sostitutivo mafioso sembra essere l’ unica alternativa per chi è rimasto indietro o non ce la fa da solo. La democrazia funziona quando i diritti sono esigibili, le responsabilità chiare e la partecipazione alla politica condivisa da tanti. La democrazia non funziona quando crescono le disuguaglianze, si cristallizzano le rendite, i partiti non garantiscono un’ ampia partecipazione e le politiche economiche sono orientate da interessi privati più che da quelli comuni. È quello che avviene nella Capitale d’ Italia, dove metà della popolazione è a rischio esclusione sociale. In quartieri come Tor Bella Monaca il 52 per cento vive in povertà assoluta, mentre 134 mila giovani in città sono senza lavoro, hanno smesso di cercarlo, non studiano e non si formano (erano la metà dieci anni fa). Sono 146 mila gli anziani che non hanno un reddito sufficiente per l’ assistenza domestica o per pagare l’ affitto, figurarsi provvedere ad una eventuale emergenza. Da anni assistiamo a tagli “bipartisan” per decine di milioni alle politiche sociali, si chiudono i servizi e si lasciano senza aiuto centinaia di migliaia di cittadini, mettendo a rischio lavoro e competenze di migliaia di operatori del sociale impegnati a garantire diritti e salute. Sono invece 94 i clan che si contendono il territorio e 100 le piazze dello spaccio. Una crescita della penetrazione mafiosa che va di pari passo con l’ aumento delle disuguaglianze e con l’ assenza di politiche sociali efficaci nel contrasto alla criminalità. Ma la cosa più preoccupante è che questi dati sono precedenti al Covid-19. Oggi la situazione è ancora più grave. Il virus ha allargato ulteriormente le distanze. Ci appare evidente che non sono priorità per chi governa né garantire giustizia sociale a quel terzo di società scivolato in povertà, né sconfiggere il ricatto mafioso. Gli unici a Roma che ci stanno provando sono i soggetti non istituzionali. Sono loro a non aver interrotto i servizi e garantito aiuti ai più deboli. Sono state sperimentate forme di mutualismo e solidarietà che hanno dimostrato quanto forti sia la capacità di resilienza delle nostre comunità. Siamo già in grado attraverso i nostri anticorpi sociali di rispondere alle sfide che abbiamo davanti. Il paradosso è che questi soggetti, queste esperienze concrete di mutualismo, invece di essere considerate straordinarie risorse vengono attaccate da una sindaca chiusa in una torre d’ avorio con i suoi fedelissimi, capace solo di promuovere un legalitarismo securitario e classista che vede con fastidio poveri ed esclusi. Mancano proposte alternative e progetti da condividere su obiettivi comuni. Manca una visione di città che duri più del destino personale del candidato di turno. Abbiamo invece bisogno di una politica che sappia a partire dalle migliori esperienze sociali immaginare Roma nel 2041, non nel 2021. Una visione che duri, capace di tracciare una alternativa concreta che unisca diritti e responsabilità, innovando linguaggi e forme della presa di decisione, sfruttando l’ enorme potenziale che Roma offre in termini di “riserva di umanità”. Ed è da questa eccedenza che la politica può e deve ritrovare la sua forza di trasformazione. Dalla città emergono e si relazionano soggetti sociali che si mobilitano e organizzano, costruendo speranza e alternative. Diritto all’ abitare, accoglienza, lavoro, lotta alle mafie, politiche sociali sono i cinque obiettivi che accomunano già le 100 realtà sociali, tra movimenti, cooperative, parrocchie, presidi antimafia, scuole, sindacati, insegnanti, reti di giornalisti, associazioni e comitati che fanno parte del nodo romano della Rete dei Numeri Pari. Queste realtà metteranno a disposizione del resto della città un percorso chiamato “Mosaico Roma”, che si svilupperà nei prossimi 6 mesi. Ogni mese su ciascuno dei cinque temi che compongono il Mosaico verranno promosse mobilitazioni, vertenze e incontri attraverso i quali elaborare proposte condivise per la città, facendo crescere consapevolezza e partecipazione. Si inizia a settembre con il percorso per il diritto all’ abitare ed al reddito, rispondendo alla tentazione di chi pensa di vincere le elezioni mettendo sullo stesso piano famiglie in emergenza abitativa costrette a occupare stabili abbandonati, con le occupazioni delle organizzazioni fasciste, sempre più legate alla criminalità. La legalità senza giustizia è una truffa. Ottobre sarà dedicato all’ accoglienza ed alla mobilitazione per la giornata mondiale dell’ eradicazione della povertà: il 17 ottobre. A novembre verrà affrontata la questione del diritto al lavoro. A dicembre l’ agenda condivisa sarà sulla lotta contro le mafie. A gennaio invece mobilitazione e proposte metteranno al centro la cooperazione sociale e il mutualismo. L’ ultimo tassello del Mosaico Roma è febbraio, mese in cui tutte le realtà della rete si ritroveranno per condividere con la città e con i candidati a sindaco tutte le proposte e le speranze emerse dal percorso che metterà insieme centinaia di realtà e migliaia di persone. Un percorso ispirato al mutualismo e alla cooperazione come strada per uscire dalla crisi, legittimato dalle persone che vivono in carne propria la crisi e hanno compreso che nessuno si salva da solo. Un percorso opposto rispetto ad una politica verticale, fondata sul leaderismo, cristallizzata su sondaggi e orientata esclusivamente alla ricerca del consenso personale. Una politica fondata sull’ io che è concausa della crisi. Senza reciprocità, cooperazione e solidarietà non si supera la crisi: si perde tutti. Ce lo insegna la natura, di cui facciamo parte. Non esistono scarti, ma una interazione continua che rende interdipendenti e reciproci tutte le entità viventi che compongono la comunità della vita. È questa l’ unica fase 2 alla quale vogliamo partecipare, in un paese che continua a cercare all’ esterno le risposte mentre le ha sotto il proprio naso. Di Giuseppe De Marzo – pubblicato su L’Espresso n°36 anno LXVI 30 agosto 2020
 
I TRE QUARTI

  

Il Progetto ‘I tre quarti’ - così denominato perché coinvolge tre quartieri sul territorio del IV Municipio - sostenuto con i fondi dell’8X1000 della Chiesa Valdese è indirizzato a minori dagli 11 ai 18 anni, che abitano e frequentano i quartieri di Rebibbia, Casale Caletto, San Basilio. Prevede azioni di accompagnamento educativo, programmi di inclusione sociale e cittadinanza attiva, per la promozione del benessere e della crescita di bambini e ragazzi, attraverso interventi che ne favoriscano la formazione e l’integrazione.

Con: laboratori di arte e murales (con l’Associazione ‘Arte e Città a Colori’), di musica (con l’Associazione ‘Sotto i Raggi del Sol’), di video e storytelling (con l’Associazione ‘Artu’). Insieme ai laboratori è attivo lo Sportello Sociale Sp.I.C.O. che offre gratuitamente informazione e orientamento sui servizi territoriali e misure di sostegno sociale, consulenza legale, consulenza psicologica, supporto al disbrigo di pratiche amministrative, distribuzione pacchi alimentari, orientamento lavorativo e valutazione delle competenze.

Contatti: 3792616572  Indirizzo e-mail protetto dal bots spam , deve abilitare Javascript per vederlo

 
Rating Legalità
Arca di Noè Cooperativa Sociale Onlus ha ottenuto un importante certificato rilasciato dall'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato che attesta il punteggio ottenuto e l'inserimento della nostra ditta nell'elenco delle imprese col rating di legalità.
 
M.O.G.

Il Modello di Organizzazione e Gestione comunemente chiamato MOG è un documento previsto dal D.Lgs 231/2001 nel quadro più ampio del tema della responsabilità di impresa. Si tratta di una descrizione dei processi organizzativi adottati dall'Arca di Noè Cooperativa Sociale Onlus per prevenire e minimizzare i rischi derivanti dalla mancata applicazione di disposizioni di legge. Il MOG, provvedendo a certificare l’adozione di apposite procedure di prevenzione dei reati, costituisce una forma significativa di tutela per l’azienda e per tutti i suoi collaboratori.

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Codice Etico

Il Codice Etico e di Comportamento è un documento che definisce la responsabilità, tracciando anche i confini dei diritti e doveri di ciascuno, di ogni partecipante alle attività promosse ed organizzate dalla Società Cooperativa Arca di Noè. In questo documento sono esplicitati in maniera chiara i principi etici e sociali a cui amministratori, soci, dipendenti, collaboratori, fornitori e tutti coloro che operano con la Cooperativa Sociale Arca di Noè si devono attenere. I principi etici e sociali enunciati, si ricollegano allo spirito di cooperazione, professionalità e rispetto della persona che da sempre contraddistinguono la Cooperativa.

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E siamo ancora qui!!!

In questi tempi di paura, smarrimento e incertezza non ci siamo mai fermati. Ma non è stato facile in un periodo di crisi e tagli economici

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Arca di Noè Cooperativa sociale ONLUS Servizi Socio-Assistenziali Educativi e Culturali
Via Beltrami Scalia, 23 00156 Roma
Tel. 06-2589868 Fax 06-25213267 Mail: info@arcadinoe.it
Partita IVA: 01307841005 - Codice Fiscale: 04813800580
Iscrizione Albo Società Cooperative n. A128832 del 29.03.2005